Se il 2020 è stato a livello globale l’anno della pandemia e dei suoi risvolti immediati sui mercati, il 2021 si è rivelato essere sin dai suoi primi mesi l’anno dello shortage: difficoltà di approvvigionamento delle materie prime termoplastiche, quotazioni alle stelle e lead time dai colossi mondiali sempre più lunghi.
Da fine 2020 varie cause hanno portato ad un aumento di prezzo delle materie prime su scala globale del 20%, aumento rivelatosi essere addirittura decisamente e drammaticamente più consistente nel primo trimestre del 2021: talune materie prime hanno subito aumenti pari anche al 300%.
Nei primi periodi gli aumenti son stati addebitati a forze maggiori, quali manutenzioni su impianti di produzione in prima battuta, e fermi di produzione causati dalla pandemia a seguire. Un'ulteriore battuta d’arresto, è stata causata dalla straordinaria ondata di maltempo e gelo che ha travolto gli Stati Uniti, causando il fermo del 70% degli impianti di produzione di etilene ed il 50% di propilene.
L’80% delle aziende di trasformazione di materie plastiche si è quindi ritrovato a dover far fronte ad una serie di problemi, oltre quelli riguardanti i prezzi alle stelle, quali difficoltà di reperibilità delle necessarie materie prime, e date di consegna sempre più lunghe, e soprattutto, incerte.
Il mercato è in fermento, le produzioni hanno ora buone prospettive d’ordine, ma quando potranno produrre?
Temakrom in questi mesi, con lungimiranza, forte delle partnership consolidate con i propri fornitori, e grazie alla sua ventennale esperienza, si è organizzata ed attrezzata per far sì che questi mesi non fossero mai un problema per i suoi clienti: la catena di approvvigionamento non si è mai interrotta, è sempre e come sempre stata al fianco dei propri clienti.